Vigneto Italia: il master toscano che porta il vino italiano nel mondo

Orlando Paris trasmette, anche per Massimo Vedovelli, quanto segue:

I mestieri del vino. Così potremmo chiamare il master che è guidato dalla Scuola Sant’Anna di Pisa e che vede il contributo di tutte le università toscane. Mestieri del vino: dal farlo al comunicarlo, dal venderlo in Italia al venderlo nel mondo, dal farlo diventare oggetto di turismo all’insegnare e imparare a bere bene. Bere bene, responsabile, consapevole; senza gli eccessi che stravolgono l’essenza stessa del vino. Di tutto questo si occupa il master, giunto ormai alla sua ottava edizione.

Le iscrizioni sono aperte fino al 10 ottobre; per farlo on line questo è il link: master universitario di primo livello “Vini italiani e mercati mondiali”

Il master, negli anni, ha riscosso un successo crescente, in particolare per la tendenza positiva di inserimento nel mondo del lavoro di chi ha conseguito il titolo (oltre il 90% percento). Il master, organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in maniera congiunta con l’Università di Pisa, l’Università per Stranieri di Siena, l’Università di Siena, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier (AIS), si è accreditato come il punto di riferimento per l’alta formazione nel settore specifico della produzione enologica nazionale.

Il master forma una figura professionale che, grazie alle conoscenze dei principi della produzione vitivinicola, dei meccanismi e degli strumenti della comunicazione e del marketing, nonché delle tecniche di degustazione sviluppate nel corso delle attività didattiche, è in grado di operare nei settori finalizzati alla diffusione della conoscenza dei vini italiani all’estero, nonché alla loro promozione e all’affermazione sui mercati mondiali.
Il master è diretto a laureati di primo livello in viticoltura ed enologia, in discipline agrarie-alimentari, economiche, di comunicazione e di marketing o a laureati di primo o secondo livello in altre discipline attinenti al profilo professionale da formare, anche in relazione al percorso e alle motivazioni dei candidati: ad esempio, laureati in Mediazione linguistica e culturale, o laureati in Lingua e cultura italiana, oppure nelle scienze della comunicazione.

 

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