5-7/12/2023 – Tradurre il trauma
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Dal 5 al 7 dicembre si terrà presso l’aula 21 di Piazza Carlo Rosselli e presso l’aula 5C della sede di via dei Pispini, il convegno internazionale dal titolo “Tradurre il trauma”, organizzato dal Centro Studi sulla Traduzione – CeST.
La traduzione di testi di narrativa, poesia, letteratura per l’infanzia, teatro e cinema legati alla categoria del trauma e alla memoria traumatica, in termini sia individuali sia collettivi, deve affrontare le particolarità stilistiche connesse a questo tipo di scrittura: difformità sintattiche e strutturali, costruzioni ellittiche, ripetizioni, dissociazioni e discontinuità temporali, frammentarietà. In una prospettiva translingue, inoltre, come spiega Tiziana de Rogatis riferendosi a Jhumpa Lahiri, la postura traduttologica assume un «valore rituale anti-traumatico» mettendo in campo «strategie di rinascita, traduzione o compresenza spettrale della voce materna perduta nella nuova lingua».
Gli interventi al convegno si concentreranno in particolare sul rischio di volere o dovere restituire un testo coeso per assecondare un principio (consapevole o meno) di normalizzazione o necessità editoriali, nonché sulla difficoltà da parte di traduttori e traduttrici di rendere in un’altra lingua-cultura le tracce del trauma, che spesso si nascondono tra le pieghe del testo pur costituendone una dominante. Infine, saranno affrontati alcuni casi di scrittori e scrittrici translingui.