Partecipiamo alla protesta contro i tagli, contro la moltiplicazione del precariato e contro i favori alle telematiche private

Da Orlando Paris e Massimiliano Tabusi

Lo scorso 20 dicembre 2024 si è tenuto presso l’Università di Roma Tre l’incontro degli Stati di agitazione dell’università – un’assemblea nazionale del movimento in opposizione alle politiche di questo Governo sull’Università – che ha visto la partecipazione delle diverse voci della comunità universitaria: strutturati, personale tecnico amministrativo, precari, studenti, dottorandi e collaboratori esperti linguistici (qui la registrazione dell’evento: https://www.youtube.com/live/I3E4NkD8HT8).

Nel comunicato conclusivo che rappresenta la sintesi della discussione fatta in assemblea, abbiamo espresso l’intenzione di aprire una stagione di mobilitazione permanente negli atenei per contrastare le scellerate politiche universitarie portate avanti dal Governo Meloni:  il taglio del FFO 2024 di oltre 500 milioni di euro, con le conseguenze sui reclutamenti di tutte le figure; il disegno di legge sul preruolo che precarizza ulteriormente  il percorso di ingresso in ruolo; il decreto ministeriale sulle telematiche private, che raddoppia per questi atenei il rapporto docenti/studenti e apre la strada a forme di esami on line;  la legge delega sull’università che di fatto consegna una delega in bianco al governo per intervenire su governance degli atenei, su principi dell’autonomia didattica, su stato giuridico della docenza, su ASN, su chiamate e VQR, oltre che su AFAM e Enti di Ricerca. A tutto questo si aggiunge lo spaventoso decreto sicurezza e l’inaccettabile stato di eccezione securitario a cui sottopone anche le Università e chi ci lavora o studia.

Vi scriviamo, a tal proposito, per  invitarvi a compilare il seguente modulo (Qui il modulo on line), attraverso cui gli Stati di agitazione dell’università raccolgono la partecipazione dei docenti, personale amministrativo, dei precari, studenti e delle diverse componenti delle comunità universitarie. L’obiettivo è duplice: quello di raccogliere contatti e quindi permettere la circolazione delle informazioni sulla mobilitazione in corso e quello di raccogliere proposte e disponibilità ad azioni di protesta. È necessario, infatti, iniziare a rendere concreta e visibile l’indisponibilità degli Atenei e delle loro comunità ad accettare passivamente lo smantellamento del sistema universitario pubblico.

Invitiamo tutte e tutti a compilare il modulo e, se possibile, farlo circolare. Alcune prime informazioni statistiche si trovano QUI.

Sarebbe motivo di ottimismo trovare, sulle porte dei nostri studi, il manifesto che verrà prodotto alla fine della compilazione del modulo online in cui vengono evidenziati i modi e i motivi dell’adesione alla protesta.

Un caro saluto e a presto.

Orlando Paris e Massimiliano Tabusi

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