Programma web del Convegno “Stranieri al Mondo. Verso un Manifesto Umanistico per un Futuro Sostenibile” Stra-Mondo

Stranieri al Mondo.

Verso un Manifesto Umanistico per un Futuro Sostenibile (Stra-Mondo)

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Indice rapido:

Apertura del Convegno – lunedì 27 novembre, 14:30 (Aula Magna “Virginia Woolf”)
Tavola Rotonda 1 – lunedì 27 novembre, 15:00 – Sostenibilità multiculturale. Translinguismi, translanguaging e traumi delle migrazioni
Tavola Rotonda 2 – lunedì 27 novembre, 17:15 – Beyond humans: il rapporto fra mondo animale e mondo umano attraverso una prospettiva storico-letteraria
Tavola Rotonda 3 – martedì 28 novembre, 09:00 – Il ruolo della ricerca umanistica nella divulgazione dell’ecologia e nell’educazione inclusiva
Tavola Rotonda 4 – martedì 28 novembre, 11:15 – Mobilitare saperi contro le disuguaglianze per disegnare spazi di giustizia sociale
Tavola Rotonda 5 – martedì 28 novembre, 14:30 – Confini visibili e invisibili
Tavola Rotonda 6 – martedì 28 novembre, 16:45 – Localismi, minoranze e globalizzazione. Quali “realtà” e quali “finzioni”?
Tavola Rotonda 7 – mercoledì 29 novembre, 09:00 – Etica della sostenibilità, uno spazio di sviluppo e cooperazione fondato sui valori asiatici
Sessione conclusiva – mercoledì 29 novembre, 11:15 – Restituzioni dalle tavole Rotonde e avvio del percorso del Manifesto


Apertura del Convegno – lunedì 27 novembre, 14:30 (Aula Magna “Virginia Woolf”)

Saluti di benvenuto

Tomaso Montanari – Rettore dell’Università per Stranieri di Siena

Giuseppe Marrani – Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici

(Perché) Stra-Mondo: un convegno d’Ateneo sulla sostenibilità

Breve introduzione a cura del gruppo organizzativo-operativo: Valentina Lusini, Daniele Mezzapelle, Michele Ortore, Andrea Simone, Massimiliano Tabusi (Delegato per la Sostenibilità)

Introduzione 

Quello della Sostenibilità è un tema che riscuote sempre maggior interesse anche se, non di rado, è utilizzato più nell’ambito del marketing che dell’impegno sociale. In realtà abbraccia tutti gli aspetti della vita e della società, come dimostra anche l’amplissimo ventaglio di questioni legate ai 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 ONU. In molti casi si fa riferimento ad aspetti che sono fortemente in linea con l’impegno scientifico e culturale dell’Università per Stranieri di Siena. Per praticare uno sviluppo sostenibile non basta la sola dimensione tecnologica: un versante di innovazione umanistica e culturale è altrettanto essenziale.

Le comunità universitarie possono offrire un impulso decisivo nella generazione di pensiero e di pratiche realmente innovative. Il Convegno, dal carattere decisamente interdisciplinare, mira a mettere a fuoco una “visione UniStraSi” del tema nella prospettiva della redazione di un «Manifesto UniStraSi sulla Sostenibilità».

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Tavola Rotonda 1 – lunedì 27 novembre, 15:00 (Aula Magna “Virginia Woolf”)

Sostenibilità multiculturale. Translinguismi, translanguaging e traumi delle migrazioni

INTERVENGONO (UniStraSi): Alberica Bazzoni, Tiziana de Rogatis, Andrea Scibetta, Andreina Sgaglione, Caterina Toschi. Con Sandra Christine Vlasta (Università di Genova)

 

La sostenibilità in chiave multiculturale si fonda sul nesso decisivo tra un mondo socialmente sostenibile, e dunque democratico, e il riconoscimento delle reciproche differenze. Il panel riflette su tale ipotesi di sostenibilità multiculturale a partire dalle politiche linguistiche, per poi allargare il discorso a diverse lingue, culture e metodologie di studio delle arti. Dalla prospettiva degli scenari migratori, il Quadro Comune Europeo per le lingue ha infatti promosso negli ultimi venti anni il plurilinguismo. Nonostante ciò, gli Stati Nazione europei continuano a concepire gli insegnamenti delle lingue nazionali nella chiave etnocentrica dell’«addestramento monolinguistico» (De Mauro). Questo rigido paradigma viene ora decostruito dal translinguismo (la scrittura in almeno una lingua diversa dalla madre-lingua) e dal translanguaging (una pratica didattica che valorizza la pluralità dei repertori linguistici e semiotici nelle classi plurilingui). Il translinguismo e il translanguaging danno voce in particolare al vissuto linguistico delle seconde generazioni. Il loro immaginario di confine nasce da un assetto cognitivo translingue in costante traduzione dalla madre-lingua alla lingua del paese di adozione e viceversa, con esiti espressivi imprevedibili e non gerarchizzabili. Queste e altre dimensioni intermedie di terzo spazio, fondative per la sostenibilità multiculturale, saranno al centro del panel da prospettive di volta in volta linguistiche, letterarie e visive.

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Tavola Rotonda 2 – lunedì 27 novembre, 17:15 (Aula Magna “Virginia Woolf”)

Beyond humans: il rapporto fra mondo animale e mondo umano attraverso una prospettiva storico-letteraria

INTERVENGONO (UniStraSi): Matteo Binasco, Cristiana Franco, David Salomoni, Carolina Scaglioso

 

Uno dei problemi più evidenti dell’attuale crisi ecologica a livello globale è la progressiva perdita di biodiversità, sia livello vegetale che – soprattutto – a livello animale. Le radici di questa devastante crisi possono essere tracciate fin dall’antichità, ovvero da quando il mondo animale è stato subordinato alle esigenze ed interessi del mondo umano. L’incontrollato sviluppo industriale che ha caratterizzato la società mondiale a partire della seconda metà del Settecento ha accelerato il divario esistente fra uomini e animali che sono stati progressivamente visti come oggetti senza diritti. Questo panel si propone d’esplorare e discutere i contrastanti – e spesso conflittuali – rapporti fra animali e uomini attraverso una prospettiva basata sulle fonti storiche-letterarie per capire come e perché la predominante visione antropocentrica che caratterizza la società attuale sia un fenomeno di lunga durata e caratterizzato da molteplici fattori.

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Tavola Rotonda 3 – martedì 28 novembre, 09:00 (Aula Magna “Virginia Woolf”)

Il ruolo della ricerca umanistica nella divulgazione dell’ecologia e nell’educazione inclusiva

INTERVENGONO (UniStraSi):Carla Bruno, Marianna Marrucci, Michele Ortore, Orlando Paris, Eugenio Salvatore. Con Niccolò Scaffai (Università di Siena)

 

Il panel dibatterà di due aspetti principali, fra loro interconnessi: il ruolo del ricercatore umanistico nella divulgazione dei temi legati alla crisi climatica e la definizione di una postura educativa di tipo “ecologico”, fondata sulle categorie di sostenibilità e inclusione. Riguardo al primo aspetto, ci si interrogherà, da un punto di vista linguistico e semiotico, sui riflessi del dibattito ecologico nella lessicografia italiana, tenendo conto di alcune aree lessicali particolarmente problematiche (basti pensare all’ambiguità dell’espressione sviluppo sostenibile); s’indagheranno, inoltre, alcuni tratti retorici, argomentativi e testuali significativi in alcune tipologie di testi (articoli di giornale e manualistica scolastica) che trattano temi ecologici, con un focus sulle particolarità comunicative dell’attivismo ambientalista nelle reti sociali. . Riguardo al secondo aspetto, si discuterà del rilievo assegnato nei manuali scolastici alle opere letterarie e artistiche in cui è dominante (nelle forme oltre che nei temi) una prospettiva ecologica, e del senso che nel linguaggio della scuola hanno assunto le categorie di “inclusione” e “bisogni educativi speciali”, tra ansia classificatoria e riconoscimento delle alterità, tra rischi di medicalizzazione/marginalizzazione e autentica educazione alle diversità.

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Tavola Rotonda 4 – martedì 28 novembre, 11:15 (Aula Magna “Virginia Woolf”)

Mobilitare saperi contro le disuguaglianze per disegnare spazi di giustizia sociale

INTERVENGONO (UniStraSi): Antonella Benucci, Alessandra Giannotti, Andrea Simone, Luigi Spagnolo. Con Fulvio Esposito (Forum Disuguaglianze Diversità)

 

Come si incontrano i saperi accademici con le pratiche e le politiche di contrasto alle disuguaglianze? Come ripensare il ruolo pubblico delle discipline umanistiche sui temi della giustizia sociale, dalla sfera formale delle politiche fino alle arene dell’attivismo? Negli ultimi anni l’università ha sempre di più valorizzato le attività di terza missione, riconoscendo l’importanza della trasmissione delle conoscenze e della elaborazione di saperi orientati al benessere e alla coesione sociale. Gli atenei possono svolgere un ruolo fondamentale di risposta alla crisi educativa in cui versa il Paese, in particolare sul versante della formazione in materia di cittadinanza, adoperandosi per ricucire lo strappo tra l’alto e il basso della politica e rendere comprensibili, accessibili e partecipate le forme di governo del territorio. Si rivela cruciale, inoltre, una maggiore sinergia e compartecipazione tra il mondo dell’accademia e dell’associazionismo, attraverso collaborazioni, tirocini e scambi continui. Un futuro sostenibile può esistere solo nella crescita comune e democratica dei saperi, che non si riducono se condivisi, anzi gettano semi destinati a dare frutti.

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Tavola Rotonda 5 – martedì 28 novembre, 14:30 (Aula Magna “Virginia Woolf”)

Confini visibili e invisibili

INTERVENGONO (UniStraSi): Carla Bagna, Daniele Mezzapelle, Ermanno Orlando, Raymond Siebetcheu, Lucinda Spera, Liana Tronci. Con Daniele Mencarelli (Scrittore)

 

Il panel propone una riflessione sul concetto di confine, da intendere non come luogo della marginalità ma come luogo di nascita di rinnovate prospettive e di nuove realtà linguistiche, letterarie e culturali. Il tema del confine viene esplorato da punti di vista diversi: dal confine come elemento fisico e politico (confini nazionali, geografici etc.) al confine come barriera culturale (confini linguistici e letterari) e psichica (disabilità, disagio mentale), senza tralasciare la vicinanza – a volte ambivalenza – semantica con il concetto di limite, che pare conferire una sorta di spazio ulteriore, più o meno visibile/sensibile, entro cui il confine può declinarsi. L’obiettivo, quindi, è ripensare il ‘confine’, non più quale categoria divisiva, ma punto di vista da cui riconsiderare quanto gode di riconoscimento, luogo di incontro e creazione di nuove espressioni culturali e narrazioni, a partire da una nuova consapevolezza o intelligenza collettiva.

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Tavola Rotonda 6 – martedì 28 novembre, 16:45 (Aula Magna “Virginia Woolf”)

Localismi, minoranze e globalizzazione. Quali “realtà” e quali “finzioni”?

INTERVENGONO (UniStraSi): Felicia Logozzo, Valentina Lusini, Massimo Palermo, Simone Pisano, Christian Satto. Con Marcello Fois (Scrittore)

 

Che valore assume la dimensione locale in un mondo globalizzato e caratterizzato da forti flussi migratori? Quale ruolo hanno le lingue delle minoranze e i processi sociali ed economici prodotti nei contesti territoriali nella generazione o ri-generazione di identità?

Partendo da una riflessione sull’evoluzione del significato del localismo, la tavola rotonda discuterà, in una prospettiva critica, il tema della sostenibilità nelle pratiche di conservazione e promozione delle specificità linguistiche e culturali storicamente radicate o dovute a processi di recente mobilità, nonché la necessità della tutela di lingue nazionali e locali in contesto di mobilità e sviluppo di nuove tecnologie di comunicazione. Si indagheranno, inoltre, le relazioni tra proliferazione di immagini, commercializzazione del paesaggio e della biodiversità, le forme di turismo “responsabile” e i processi di patrimonializzazione delle diversità finalizzati allo sviluppo locale.

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Tavola Rotonda 7 – mercoledì 29 novembre, 09:00 (Aula 1 “Giorgio Levi della Vida”)

Etica della sostenibilità, uno spazio di sviluppo e cooperazione fondato sui valori asiatici

INTERVENGONO (UniStraSi): Ibraam G.M. Abdelsayed, Imsuk Jung, Kukjin Kim, Maria Gioia Vienna

 

L’etica della sostenibilità è uno spazio di sviluppo e cooperazione fondato su valori universali e interessi comuni, tra cui il pluralismo linguistico e culturale, i diritti umani e lo sviluppo sostenibile costituiscono un grande interesse globale. Il dibattito del presente gruppo si incentra, dunque, sul pensiero della sostenibilità, sull’etica della sostenibilità e sulle politiche sociolinguistiche della sostenibilità, declinati in dialogo con la questione dei valori asiatici e nella cornice della non negoziabilità di valori fondamentali per impatto sulla vita dell’individuo nella società odierna. 

Come sostiene Ludwig Wittgenstein (1979) i limiti del nostro linguaggio costituiscono le barriere del nostro vivere e ciò determina il linguaggio come potente e acuto strumento di comunicazione che forma la percezione del mondo e le relazioni interpersonali, influenzando costantemente cultura e società. A tal proposito maggiore attenzione verrà richiamata sulle principali insidie linguistiche prodotte dalla società in Asia Orientale, al fine di proporre una riflessione sul linguaggio non discriminatorio, che va sempre di più verso una direzione inclusiva e di pluralità nei confronti di qualsiasi individuo o gruppo sociale, attribuendo pari dignità e visibilità a tutti. In sede di discussione verranno approfondite le questioni etiche che sollecitano l’argomento anche dal punto di vista dell’ecologia multiculturale per un’agenda condivisa sull’ambiente e il futuro del pianeta.

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Sessione conclusiva – mercoledì 29 novembre, 11:15 (Aula 1 “Giorgio Levi della Vida”)

Restituzioni dalle tavole Rotonde e avvio del percorso del Manifesto

Le e i referenti di ciascuna tavola rotonda, restituendo i temi emersi in ciascuna sessione, animano un momento conclusivo di confronto e riflessione. 

Avvio del percorso che porterà alla stesura del Manifesto Unistrasi per la Sostenibilità.

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