Presentato nella sede del Senato il “VocaBo”
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Il progetto del “VocaBO”, il Vocabolario digitale che raccoglie tutte le parole del Decameron di giovanni Boccaccio, è stato presentato a Palazzo Madama, alla presenza del prof. Rino Sica Consigliere giuridico del Ministro Sangiuliano, presidente del Comitato consultivo per il diritto d’autore e delegato alla digitalizzazione, del senatore Dario Parrini, della prof.ssa Giovanna Frosini, docente di storia della lingua italiana e presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio Giovanna Frosini e del sindaco di Certaldo Giacomo Cucini.
L’impresa prende il via dal Decameron, la prima grande opera in prosa della lingua e della letteratura italiana, ed è promossa dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio insieme al nostro Ateneo, in collaborazione con l’ Istituto di Linguistica Computazionale del CNR – ILC “Antonio Zampolli” di Pisa, capofila nelle digital humanities, e l’Accademia della Crusca.
Il progetto, iniziato alla fine del 2022, è diretto dalla presidente dell’Ente Boccaccio Giovanna Frosini, caporedattrice è Veronica Ricotta, mentre le ricercatrici sono Claudia Palmieri, assegnista, ed Ester Baldi, dottoranda; referente per il CNR-ILC è Cosimo Burgassi.
Tutte le parole del Decameron vengono studiate una ad una: sono oltre 6.500 i lemmi del Decameron, incluse le parole grammaticali. Al centro di questa grande piattaforma di studi anche un confronto con la tradizione del Trecento (Dante, Petrarca, e non solo), per misurare l’originalità dell’espressione di Boccaccio, che può tenere conto della parte autografa del poeta, qualificando il “VocaBO” come un vero e proprio vocabolario d’autore.