L’Università italiana in una fase di turbolenti cambiamenti
            L’Università italiana appare al centro di una fase di turbolenti cambiamenti, in una prospettiva che, complessivamente, sembra restituire la volontà del governo di un’ingerenza sempre più stringente sul sistema universitario.
Una sintesi è offerta da Lorenzo Zamponi, su Jacobin Italia, che, unendo i vari punti, osserva una tendenza in atto verso l’ “orbanizzazione dell’università“.
Sulla stessa rivista, Tomaso Montanari esorta a “Difendere la libertà dell’università“.
La Rete29Aprile, avendo avuto la possibilità di vedere da vicino una bozza collegata alla riforma dell’Università derivante dalla cosiddetta “Commissione Galli Della Loggia”, ne tratteggia le linee principali, domandandosi retoricamente se si tratti di “Dare un governo alle università oppure dare le università al governo“. Risalta la prospettiva di un delegato del ministro dell’università imposto nei CdA, e il verticismo sempre più “rettor-centrico” che la riforma prospetterebbe.
Molte ulteriori interessanti riflessioni e informazioni si trovano su ROARS:
Valutare e obbedire. Il Governo vuole il controllo totale di ANVUR (che riguarda la riforma dell’ANVUR, anch’essa posta sotto più stretto controllo governativo);
Mancini ai rettori: mettete in riga gli studenti (si tratta di uno dei primi messaggi del nuovo Segretario Generale del Ministero dell’Università, Marco Mancini, già Rettore e poi Presidente della CRUI);
Allarme università: è ora di mobilitarsi (di Tomaso Montanari);
La CRUI raccomanda di ricordare l’impegno dei ministri per Gaza;
Raccomandazione cui risponde Tomaso Montanari con “Custodi dell’autonomia dell’università, non postini del governo“.


